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Come conservare il tartufo

Tabella dei Contenuti

Sommario:
Come si conserva il tartufo in casa
Come conservare il tartufo in frigo: il sott’olio
Come conservare il tartufo… nel riso
Come conservare il tartufo nel congelatore

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Tartufo bianco, tartufo nero: le varietà di questo delizioso fungo pregiato sanno trasformare, grazie al loro profumo e al loro sapore unici, un semplice piatto in una ricetta da veri gourmet. Quante volte infatti, al ristorante, siete rimasti sedotti dal carattere speciale che il tartufo regalava alla portata che avevate ordinato? 

Non bisogna pensare, però, che si tratti di un’esperienza da potersi concedere solo in determinate occasioni: il tartufo, infatti, si rivela un prezioso alleato per trasformare anche la cucina di tutti i giorni o un tranquillo invito a cena… in un’occasione degna di un vero gourmet

 

Acquistare i tipi di tartufo che preferite è molto semplice (li trovate nei negozi specializzati oppure alle fiere dei paesi in cui è più diffuso), ma quello che conta è la conservazione: basta poco, infatti, perché questo delizioso ingrediente perda il suo straordinario aroma. 

 

Se non viene consumato subito dopo l’acquisto, è quindi necessario conoscere come conservare il tartufo al meglio. In frigo, sott’olio, nel congelatore: sono molti i modi per mantenerne intatta la qualità, che vi consentiranno di estrarlo dal cappello al momento giusto, per concedervi un piatto dal sapore regale o… stupire gli ospiti con un piatto da ristorante stellato!

Come si conserva il tartufo in casa

Conservare il tartufo nella carta da cucina

Ma come si conserva il tartufo? La conservazione in frigorifero è la più gettonata per mantenere inalterata la qualità del tartufo prima di aggiungerlo a una ricetta. 

Una cosa importante da ricordare è che un tartufo fresco, per sprigionare il suo incredibile sapore, deve essere consumato il prima possibile. Tuttavia, con i giusti accorgimenti, è possibile conservare il tartufo in frigo per diversi giorni e usarlo per creare ricette elaborate senza perdere l’intensità del suo gusto. 

 

L’ideale è avvolgerlo in un panno di cotone o nella carta da cucina assorbente, che andrà sostituita una volta al giorno. Questo vi consentirà di mantenerlo all’asciutto, evitando che la carta assorba l’umidità del tartufo e che si vengano a creare delle muffe che andrebbero a intaccare il prodotto. Per conservare il tartufo in frigo, basta metterlo poi in un barattolo di vetro chiuso e riporlo nel ripiano meno freddo. 

 

Attenzione, però, alla varietà di tartufo scelta: quello bianco è molto delicato e va consumato entro 4/5 giorni, mentre il tartufo nero, se riposto nel modo giusto, si conserva in frigo fino a un massimo di 8-10 giorni. 

 

Quando vi servirà, non dovrete fare altro che tirarlo fuori dal frigo e utilizzarlo per le vostre ricette! 

Come conservare il tartufo in frigo: il sott’olio

 

Un altro modo per conservare il tartufo in frigo è quello di conservarlo sott’olio: una volta pulito, basterà mettere il tartufo (intero o tagliato a scaglie) in un barattolo di vetro, ricoprirlo di olio e riporlo ben chiuso in frigo. In questo modo otterrete anche un delizioso olio lievemente aromatizzato al tartufo, perfetto per rendere speciale una bruschetta o per condire un’insalata o per creare un gustoso abbinamento del tartufo con il formaggio fresco.

Anche per il tartufo sott’olio, i tempi sono quelli della conservazione in frigo (4/5 giorni per il tartufo bianco, 8-10 giorni per quello nero). 

 

Se invece volete scoprire come conservare il vostro tartufo in frigo più a lungo, potete anche creare una salsina sfiziosa con cui stupire i vostri commensali. Basterà cuocere il tartufo nero (non quello bianco, che va usato solo a crudo) con un po’ d’olio e sale e poi riporre in frigo la salsina ottenuta; in alternativa, potete anche creare un burro al tartufo semplicemente tritandolo e amalgamandolo con del burro ammorbidito e del sale. In questo modo, avrete una salsa e un burro aromatizzati al tartufo che si conserveranno in frigo per alcuni giorni. 

Come conservare il tartufo… nel riso

Conservare il tartufo nel riso

Riso e tartufo nero, si sa, vanno molto d’accordo per creare un primo piatto: pochi sanno, però, che si sposano anche per quanto riguarda la conservazione di quest’ultimo. Oltre a quella in frigo e sott’olio, esistono anche altri modi per conservare il tartufo: stiamo parlando, infatti, della conservazione nel riso. Si tratta di un metodo un po’ insolito ma molto efficace… e con un duplice risultato! 

 

Dopo aver pulito il tartufo nero con uno spazzolino, mettetelo in un vasetto di vetro, ricopritelo totalmente con del riso, chiudetelo e riponetelo in frigo: questo metodo, però, funziona solo per brevi periodi, perché il riso tende a rendere secco il tartufo. È quindi consigliabile se volete consumarlo in un paio di giorni e vi consentirà di ottenere anche un riso aromatizzato al tartufo, ideale per un profumatissimo risotto!

Come conservare il tartufo nel congelatore

Conservare il tartufo nel congelatore

Un metodo efficace per conservare il tartufo, che vi permette di avere disponibile questo prodotto più a lungo (fino a 12 mesi) è sicuramente quello di congelarlo. Ma come si conserva il tartufo congelato? In modo molto semplice! 

 

La prima modalità di congelamento vede l’uso delle vaschette per i cubetti di ghiaccio: pulite il tartufo nero (quello bianco è troppo delicato e perderebbe il suo aroma), asciugatelo bene, affettatelo e riponetelo nei vari spazi. Dopodiché, dovrete ricoprire totalmente d’olio (o di burro sciolto) i cubetti e lasciarli solidificare in freezer. A questo punto potete metterli in un contenitore e conservarli nel congelatore: ed ecco i vostri cubetti di tartufo pronti all’uso! 

 

Un altro metodo per conservare il tartufo nel congelatore prevede di pulire il tartufo, affettarlo e chiuderlo in un sacchetto gelo per alimenti, da sigillare se possibile con la macchina per il sottovuoto. Una volta tirato fuori dal freezer, è importante usarlo immediatamente congelato. Se si aspetta lo scongelamento, infatti, il tartufo potrebbe risultare gommoso. Per chi invece vuole un prodotto già pronto, ecco il nostro tartufo estivo congelato: una pratica confezione per averlo sempre pronto all’uso.

Conservare il tartufo in casa, insomma, è il modo migliore per avere sempre disponibile un ingrediente straordinario, capace di esaltare un piatto e renderlo unico. Spaghetti, tagliolini, fettuccine al tartufo bianco o nero sono piatti da gourmet che potrete offrire con orgoglio ai vostri ospiti. Basterà seguire i nostri consigli per scoprire come conservare il tartufo al meglio e voilà: il miglior ristorante stellato sarà… casa vostra!

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