Il colore dei tartufi varia a seconda del grado di maturazione, del terreno e delle piante simbionti: scopriamo le sfumature di ogni varietà
Dal nero con sfumature violacee fino al giallo paglierino: quando si parla di “colore dei tartufi” non si può certo parlare per assoluti, anzi; le sfumature di colore, infatti, sono molte e dipendono da altri fattori.
Questo delizioso frutto della terra è influenzato dal terreno in cui si sviluppa e dalle piante simbionti con cui si lega: anche il grado di maturazione, però, gioca un ruolo chiave nella definizione del colore di un tartufo.
È per questo che ogni tartufo è unico, con un suo colore e una precisa sfumatura: iniziamo quindi insieme un viaggio nell’universo dei tartufi, alla scoperta di alcune tra le tante sfumature che caratterizzano il peridio e la gleba di questi preziosi funghi ipogei.
Il colore dei tartufi: la famiglia dei bianchi
Partiamo dal re della famiglia, la cui stagione sta per iniziare: parliamo del Bianco Pregiato, detto anche di Tartufo Bianco di Alba; un tartufo noto (e amato) in tutto il mondo per il suo sapore prelibato, capace di dare risalto tanto a un risotto quanto a un secondo piatto. Ma di che colore è il Tartufo Bianco Pregiato?
Il peridio, ovvero la parte esterna, è caratterizzato da un colore giallo paglierino, con sfumature che possono andare dal verde al marrone. L’interno, invece, detto anche gleba, si distingue per una varietà di colori che vanno dal sabbia al grigiastro fino al marrone nocciola, spesso con sfumature rosa, dovute al contatto del tartufo con le radici di altre piante, come il Sanguinello.
Caratteristiche della gleba del Tuber Magnatum Pico, poi, sono anche le molte venature bianche, che però col passare del tempo possono tendere a un colore più vicino al rossastro, anche in base al tipo di terreno e al grado di maturazione.
Simile al peridio del Bianco Pregiato è quello del cugino Bianchetto, altrettanto liscio e dalla forma irregolare: se ne differenzia, però, per il colore, più tendente al ruggine.
La polpa interna del Tartufo Bianchetto, poi, tende ad assumere un colore più scuro con la maturazione, differenziandosi da quella del Bianco Pregiato per un colore caratterizzato dai toni brunastri, con venature avorio più grossolane.
Qual è il colore dei tartufi neri?
Affermare che un tartufo nero è di colore nero equivale a dire che un cielo è azzurro. Le sfumature di questo colore, infatti, sono moltissime: turchese, blu, indaco, ceruleo ecc.
Anche il colore nero di un tartufo, quindi, racchiude una quantità di sfumature che caratterizzano ognuno degli esemplari di questa famiglia. Come il Nero Pregiato, ad esempio: il peridio di questa varietà di tartufi presenta molte verruche scure, che tendono al nero ma sono anche ricche di riflessi, che vanno dal rossiccio al violaceo. Il colore della gleba del Tartufo Nero Pregiato, invece, tende ad essere nero pece, con venature bianche fitte e irregolari.
Anche lo Scorzone Estivo si presenta con un colore nero, più intenso di quello del Nero Pregiato; anche la gleba si differenzia da quella del cugino più pregiato: comprende molte sfumature che vanno infatti dall’ocra, fino al beige e al nocciola.
Di che colore è, invece, il Tartufo Uncinato? Se la scorza esterna presenta un colore simile a quello dello Scorzone Estivo, lo stesso non si può dire della gleba: quella del Tartufo Uncinato, infatti, tende a virare verso il color cioccolato, con venature biancastre ramificate a maturazione avvenuta.
Anche il peridio del Tartufo Brumale si presenta tendente al color nero intenso; la gleba invece, ha un colore grigio/fumo, con venature rade e ben definite.
E il Tartufo Moscato? Il colore del peridio di questa varietà di tartufo è molto scuro, mentre la gleba racchiude una serie di sfumature che vanno dal giallo ocra al beige marrone fino al color arancio, con venature chiare.
Insomma, l’universo dei colori dei tartufi è ricco di sfumature: tutte quelle che rendono ognuno di questi frutti della terra straordinariamente unico.