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Quali sono le differenze tra il Tartufo Bianco Pregiato e il Bianchetto?

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La stagione del Bianco Pregiato è alle porte: ma quali sono le differenze con il Bianchetto? Scopriamo i trucchi per riconoscere le varietà

 

Ebbene sì: il periodo dello Scorzone Estivo è definitivamente tramontato. I tartufi estivi ci salutano fino alla prossima primavera/estate e lasciano il posto ai tartufi autunnali: stiamo parlando, in primis, dei Bianchi Pregiati! Tuber Magnatum Pico, Bianco Pregiato, Tartufo Bianco d’Alba: le denominazioni sono tante, il gusto unico. 

 

Comunque si voglia chiamarla, questa varietà dà il via al nuovo anno dei tartufi dopo l’estate. Non dimentichiamo, infatti, che l’autunno è anche la stagione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, ormai giunta alla sua 92° edizione; da qui in poi l’anno del tartufo ricomincia, prima con la stagione del Bianco Pregiato e, a seguire, con quella delle altre varietà. 

 

Il Bianco Pregiato si riconferma il re dei tuber, con il suo sapore indimenticabile e il suo profumo unico. Ma c’è un’altra varietà con cui i meno esperti potrebbero confonderlo: il Tartufo Bianchetto (o Marzuolo). Come distinguerli? Chi si avvicina per la prima volta all’universo dei tartufi potrebbe aver bisogno di qualche informazione in più per farlo. Scopriamo, allora, le differenze tra il tartufo Bianco Pregiato e il Tartufo Bianchetto, dall’habitat alla forma. 

 

Come riconoscere il Tartufo Bianco dal Bianchetto?

 

La prima (e fondamentale) differenza tra Tartufo Bianco Pregiato e Bianchetto si trova nella stagione di raccolta: quella del Pregiato comincia a inizio ottobre e prosegue fino a fine dicembre. Il periodo di raccolta del Tartufo Bianchetto, invece, si snoda tra gennaio e aprile (ecco perché questo tartufo è definito anche Marzuolo). 

 

Avere ben presente la stagione di ogni tartufo è d’aiuto, per chi si approccia per la prima volta al mondo dei tartufi, per non farsi trarre in inganno e non confondere le due varietà. 

 

Bianco Pregiato e Bianchetto differiscono, però, anche sul fronte degli alberi con cui si legano. Il Bianchetto predilige anche terreni asciutti e piante come cedro, roverella, nocciolo, oltre a pini domestici e marittimi; si trova sia in collina che in pianura e, talvolta, anche oltre i mille metri. Il Bianco Pregiato, invece, ama i terreni in pendenza umidi tutto l’anno, molto arieggiati e ricchi di calcio e potassio. Si lega, inoltre, a piante come querce, pioppi, noccioli, salici, carpini neri e orientali. 

 

Anche sul fronte della morfologia le differenze tra Tartufo Bianco Pregiato e Bianchetto sono importanti e permettono di distinguere le due varietà. 

 

Tartufo Bianco Pregiato e Bianchetto: le differenze

 

Una prima differenza tra tartufo Bianco e Bianchetto si trova nella forma: il Bianchetto, infatti, è di dimensioni più piccole del Pregiato e ha una forma più regolare rispetto a quest’ultimo. 

 

Anche per quanto riguarda i colori, tartufi Bianchi e Bianchetti presentano notevoli differenze: i Bianchi Pregiati hanno un colore giallo paglierino, con sfumature che vanno dal verde al marrone; i tartufi Bianchetti, invece, hanno un peridio più scuro, tendente al color ruggine e al bruno. 

 

Anche la gleba dei Bianchetti permette di riconoscerli e di non classificarli come Bianchi Pregiati: questa varietà di tartufo, infatti, ha un colore più scuro, che tende a scurirsi con la maturazione. Quella del Bianco Pregiato, invece, assume diverse sfumature che vanno dal grigio fino al marrone nocciola, fino al rossastro. Anche le venature interne contribuiscono a differenziare tartufo Bianco e Bianchetto: nel Pregiato sono ben definite; nel Bianchetto, invece, sono più grossolane. 

 

Come Tartufo Bianco Pregiato e Bianchetto si differenziano: il profumo

 

Abbiamo parlato di colori e di forme: ma quando si parla di un tartufo, non si può certo dimenticare il profumo. Anche le fragranze, infatti, tendono a differenziare le diverse varietà di tartufi

 

Il tartufo Bianchetto, ad esempio, ha un profumo e un sapore molto più marcati rispetto a quelli del tartufo Bianco Pregiato. Il Bianco di Alba si riconosce dalle note delicate e aromatiche, che ricordano un po’ quelle del formaggio grana. Diverso, invece, è il discorso per quanto riguarda il tartufo Marzuolo: in questa varietà, infatti, il profumo è molto più intenso e ricco di note agliacee. 

 

Anche il sapore è più forte quello del Bianco Pregiato e ricorda molto l’aglio. Per questo motivo, è bene utilizzare con parsimonia il Bianchetto in cucina, per non rischiare di coprire gli altri profumi e sapori del piatto a cui lo si sta aggiungendo. 

 

Insomma, le differenze tra Tartufo Bianco e Bianchetto sono molte: dal periodo di raccolta all’habitat, fino alla forma e al profumo. Entrare nell’universo dei tartufi significa quindi scoprirle e imparare a conoscerle, per capire appieno le potenzialità di questi deliziosi funghi ipogei. 

 

Una conoscenza che porta a distinguere le diverse varietà e ad apprezzarne l’intensità: noi di Trivelli Tartufi siamo sempre pronti, con i prodotti del nostro shop online, ad aiutarvi a scoprire le diverse fragranze di ogni tartufo, accompagnandovi nel vostro viaggio in questo universo.

 

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