Strangozzi al tartufo: come condirli… e innamorarsene

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Gli strangozzi al tartufo sono una ricetta tipica umbra, da arricchire con il tartufo fresco di stagione: scopriamo come renderli speciali

 

Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene se non si ha mangiato bene”. Virginia Woolf aveva ragione: che abbia ideato questo aforisma dopo un bel piatto di strangozzi al tartufo

 

Scherzi a parte, ci trova d’accordo con lei: per riuscire bene in ogni cosa, bisogna partire dalle basi e cioè dalla tavola. Noi di Trivelli Tartufi siamo specialisti del mangiare bene, soprattutto quando si parla di aggiungere il tartufo alle ricette della tradizione, come appunto quella degli strangozzi. Ma cosa sono gli strangozzi al tartufo? E come si cucinano

 

Andiamo a scoprire insieme la storia di questa prelibatezza e i diversi modi per condirla.

 

Che cosa sono gli strangozzi al tartufo?

 

Si tratta di una pasta lunga tipica della zona di Norcia, Foligno e Spoleto, preparata solo con farina e acqua, senza uova: è simile agli spaghetti, ma la sua sezione è rettangolare. Gli strangozzi (o stringozzi) hanno una forma particolare, che ricorda un po’ i lacci di cuoio delle scarpe… e proprio da qui deriva il loro nome. 

 

Pare infatti che nel XVI secolo, le tensioni tra lo Stato Pontificio e la popolazione abbiano portato ad alcune azioni estreme, come lo strangolamento di alcuni prelati attraverso l’uso delle stringhe delle scarpe. La loro forma, simile a quella dei lacci, e il nome coniato dall’unione delle parole “strangola” e “gozzo” ricorderebbero quindi i moti rivoluzionari del tempo. 

 

Ma c’è anche un’altra leggenda che circola intorno a questa pasta tipica, dalla superficie ruvida e porosa, e riguarda Federico Barbarossa. Pare infatti che l’imperatore, giunto a Spoleto per saccheggiare la città, si sia fatto dissuadere dai suoi propositi dopo essere stato conquistato proprio da un piatto di strangozzi al tartufo

 

Leggenda o verità? Nessuno può saperlo. Quello che sappiamo, però, è che questa ricetta deliziosa è perfetta per chi vuole concedersi uno straordinario momento di piacere a tavola. 

 

Come si fanno gli strangozzi?

 

Preparare questo tipo di pasta è piuttosto semplice: mescolate la farina e create una fontana, aggiungendo l’acqua poco alla volta e mescolando. Quando l’impasto sarà omogeneo, formate una palla e lasciatela riposare coperta da uno strofinaccio per quindici minuti. 

 

A questo punto stendete l’impasto, arrotolate la sfoglia fino a formare un lungo rotolo e tagliate gli strangozzi a fette di 3 o 4 millimetri. Ora srotolateli con delicatezza e metteteli a cuocere (calcolate circa 80 grammi di strangozzi a persona): è il momento di pensare al condimento!

 

Come condire gli strangozzi?

 

La versione più conosciuta degli strangozzi è quella arricchita dal Tartufo Nero di Norcia: in questo caso, per preparare il condimento basta lasciar dorare uno spicchio d’aglio con un filo d’olio in padella: una volta dorato, togliete l’aglio, spegnete il fuoco e aggiungete il tartufo grattugiato. Versate poi gli strangozzi nel condimento e lasciateli insaporire per qualche minuto. 

 

Gli strangozzi al tartufo possono essere conditi anche con i funghi, oppure con salsiccia e panna. In questo caso vengono definiti alla Norcina: un delicato equilibrio tra i sapori, infatti, permette di portare in tavola un piatto molto amato e dalle fragranze sublimi. Nella variante degli strangozzi alla Spoletina, invece, si preferisce usare un condimento a base di pomodoro fresco, aglio, olio extravergine, pepe e prezzemolo. 

 

Naturalmente, in entrambi i casi, il tartufo fresco deve essere di stagione. Nel nostro caso, trovandoci nella stagione del Tartufo Estivo e non in quella del Nero Pregiato, possiamo ripiegare sui Tartufi Neri Interi, un prodotto conservato perfetto per portare in tavola il sapore del Tartufo Nero Pregiato anche fuori stagione. 

 

Se invece vi state chiedendo come cucinare gli strangozzi al Tartufo Estivo, sappiate che il procedimento è lo stesso: ricordate sempre di pulire molto bene il tartufo prima di usarlo e di conservarlo nel modo giusto se avanza. In questo caso potete usare lo Scorzone Estivo fresco anche come guarnizione finale per il piatto oppure optare per la nostra Salsa al Tartufo.

 

Insomma: gli strangozzi al tartufo sono un piatto ricco di storia, un piccolo miracolo di gusto e cultura del mangiare bene. Per fortuna, non sarà necessario vedersela col Barbarossa e nemmeno… “strangozzare” nessuno, per godervi il sapore unico che il tartufo dona a questa pasta tipica: basta cercare nello shop online di Trivelli Tartufi una delle nostre proposte per il tartufo estivo, per ricominciare ancora una volta questa avventura nel gusto!

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