Il tartufo nei film: un protagonista d’eccezione anche al cinema

Tabella dei Contenuti

Il tartufo: il frutto della terra più raro e ambito per antonomasia. Tesoro nascosto e oggetto del desiderio per gourmet e appassionati: dal gusto inconfondibile ma difficile da trovare, preziosissimo, in grado di suscitare grandi passioni gastronomiche e non solo. Insomma: tutti lo vogliono e tutti lo cercano, per citare una famosa opera lirica. 

Ma la lirica non è il solo ambito che ci porta a parlare del tartufo nelle arti. Qualche tempo fa, per divertirci, avevamo abbinato i tartufi alle star del cinema, ricordate? Stavolta invece vogliamo parlare delle volte in cui questo prezioso fungo ipogeo è approdato sul grande schermo. 

Cosa accomuna tartufo e film? Proprio il suo essere un oggetto del desiderio, che lo rende un perfetto… MacGuffin

 

Il tartufo nel cinema: il MacGuffin ideale!

Ma che cos’è un “MacGuffin”? È una parola inventata dal grande regista Alfred Hitchcock, che ne parla nel libro-intervista “Il cinema secondo Hitchcock” con un altro grande del cinema, François Truffaut. Una parola che significa… nulla! 

L’ironia di Hitchcock, infatti, è che non importa cosa sia il MacGuffin: basta che sia un tesoro nascosto, l’oggetto del desiderio intorno al quale gira tutta la trama di un film, la cosa che tutti cercano e scatena il conflitto tra il protagonista e il suo avversario, l’antagonista. 

Il MacGuffin non deve quindi avere particolari qualità: deve però essere prezioso per chi lo cerca… oltre ad essere difficile da trovare. Una definizione che calza a pennello anche per il nostro tartufo, no? E infatti, tra tartufo e cinema intercorrono rapporti sottili ma importanti. Se il film parla di cibo e il tartufo interviene per un cameo, non potrà che farlo con stile.

 

Film e tartufi: da Notting Hill a La grande abbuffata

Nel film Notting Hill, deliziosa commedia romantica del 1999 scritta da Richard Curtis (autore di Mr.Bean e Love Actually, tra le altre cose), William Thacker (Hugh Grant), libraio squattrinato, riesce ad assicurarsi un appuntamento con Anna Scott (Julia Roberts), una delle dive più famose al mondo. Ma incombe la cena di compleanno della sorella: che fare? Semplice: portare anche Anna! 

Nel corso della serata, quindi, Anna conoscerà gli amici di William, tra cui Bernie (Hugh Bonneville), impegnato a cucinare… una faraona al tartufo! Una cena ricca di gag, ma anche di momenti più teneri e intensi. Che sia il tartufo, guest-star del film, a scatenare tutto questo? 

In altri casi, il tartufo si prende – come merita – la scena: come nel film L’uomo dei cinque palloni, diretto da Marco Ferreri (noto buongustaio) nel 1965 e episodio del film Oggi, domani, dopodomani. In una scena, Marcello Mastroianni compra dei tartufi bianchi al mercato, li annusa e se li porta a casa… per poi grattarne uno, a cena, contando il costo di ogni singola scaglia di pregiato fungo ipogeo! Ma il tartufo compare anche nel paté d‘anatra che Ugo Tognazzi (altro grande buongustaio anche nella vita) prepara in un altro film di Ferreri, il suo capolavoro, La Grande Bouffe, La Grande Abbuffata, del 1973. 

 

Cinema e tartufo: Il pranzo di Babette e Sette chili in sette giorni

Ma il cinema rilancia ancora, portando il tartufo in uno dei film più belli e deliziosamente intensi dedicati al cibo: stiamo parlando de Il Pranzo di Babette, di Gabriel Axel, del 1987. Babette, governante francese di due anziane sorelle in un grigio villaggio danese di fine Ottocento, vince alla lotteria e usa il premio per preparare un grandioso pranzo per ringraziare la gente del paese, che l’aveva accolta anni prima. Un vero e proprio trionfo di sapori e gusti, che sconvolge felicemente gli austeri puritani abitanti del villaggio, e in cui spiccano le quaglie in crosta… con un ripieno di tartufo nero! 

In Italia, invece, più o meno nello stesso periodo esce il film Sette chili in sette giorni, diretto da Luca Verdone per il fratello Carlo e Renato Pozzetto: una satira dell’allora nuova ossessione per le cure dimagranti. Qui il tartufo diventa una trasgressione alla dieta, un ironico segreto che accomuna i protagonisti. 

 

Il tartufo nei film: da Sapori e dissapori a The Truffle Hunters

Qualche anno dopo, invece, è Catherine Zeta-Jones a riportare il tartufo al cinema con Sapori e dissapori, di Scott Hicks (già regista dell’acclamato Shine), remake del film tedesco Ricette d’amore di Sandra Nettelbeck (in cui appariva anche il nostro Sergio Castellitto). 

La Zeta-Jones interpreta Kate, chef eccezionale nel suo ristorante ma decisamente più goffa nelle relazioni, che vede piombare nella propria vita e, soprattutto, nella propria cucina la nipote Zoe e un affascinante secondo chef, Nick. Qui i tartufi appaiono quando un esperto di tartufi porta a Kate alcuni esemplari da acquistare per il suo ristorante. Un truffle hunter, insomma: un vero e proprio cacciatore di tartufi. Ma il tartufo appare anche in un’altra scena del film, quando la Zeta-Jones recupera i tartufi neri buttati dalla nipote (cui non era piaciuto il loro forte sentore) e li “salva” mettendoli in una cassettina con del riso (che sappiamo essere uno dei metodi per conservare al meglio il tartufo).

Abbiamo parlato di cacciatori di tartufo: è così che s’intitola un altro film, che racconta proprio la vita dei cercatori di tartufi. Stiamo parlando di The Truffle Hunters, di Michael Dweck e Gregory Kershaw, in concorso al prestigioso Sundance Film Festival nel 2020. Un documentario che segue nei boschi delle Langhe e del Roero, alla ricerca dei tartufi bianchi d’Alba, quattro trifolau di lungo corso. I cacciatori di tartufi diventano qui personaggi a tutto tondo, nella loro vita diversa da tutte le altre: agguerriti anziani che affrontano fatiche e sacrifici per trovare il tartufo, quello che nel film è giustamente definito l’ingrediente più costoso al mondo. 

Una storia di passione per la terra e i suoi prodotti, tra coraggio e malinconie autunnali, preoccupazioni etiche e fortune economiche: cacciatori di tartufi guidati dai loro cani, senza cellulari o Internet, ma con un forte senso di appartenenza alla loro comunità. Una celebrazione di uno stile di vita che è arrivata anche al massimo palcoscenico per il cinema indipendente, quel Sundance fondato nel 1978 dal grande attore e regista Robert Redford a Park City, nello Utah, dove si tiene ancora oggi. 

Il tartufo, quindi, si conferma un vero e proprio creatore e motore di storie anche nel cinema: un perfetto MacGuffin che però, con buona pace del grande Hitchcock, è immensamente ricco di carattere e forza narrativa. Un protagonista che non si può ignorare e si guadagna di diritto il suo spazio, sia nei film che sulla tavola. 

Per fortuna, aggiudicarsi un tale tesoro è facile, con noi di Trivelli Tartufi: nel nostro shop, infatti, trovate una quantità di prodotti di altissima qualità, dedicati sia a chi vuole scoprire per la prima volta il gusto del tartufo che a chi vuole assaporarlo di nuovo.

A questo punto, non vi resta che portarlo sulla vostra tavola. Che sia il gran finale di una meravigliosa avventura o il primo atto di una grande saga di sapori e profumi, il tartufo ha tante, tantissime storie da raccontare, non solo al cinema

Siete pronti a iniziare a girare il vostro personalissimo film con il tartufo come protagonista? E allora… ciak, motore, azione!

Tabella dei Contenuti

Grazie per l'iscrizione