Trivelli, così il tartufo fa il giro del mondo
Afrodisiaco, misterioso, prelibato. Così da sempre è dipinto il tartufo, il pregiato fungo ipogeo dal sapore stregato. Ne parla Plinio il Vecchio, lo ama Napoleone Bonaparte, lo incorona “il Mozart dei funghi” Gioacchino Rossini. La sua storia ha sin dagli arbori l’inconfondibile profumo del mistero. Il suo sapore, le note aromatiche che ne sprigionano, lo rendono desiderio e vizio della gastronomia mondiale.
La passione e il business
Il tartufo costituisce la punta di diamante della Trivelli Tartufi, azienda marchigiana che nel tempo ha saputo distringuersi nel mare apparentemente insormontabile del food & beverage. Affonda le proprie radici nel 1988, quando la tradizione dà forma a un sogno: racchiudere in un solo prodotto i segreti di un gusto ancora così nascosto. A Roccafluvione, in provincia di Ascoli Piceno, Silvio Trivelli e la moglie Stefania Sciamanna trasformano la conduzione familiare in un’attività economica dedita alla raccolta e trasformazione del tartufo nelle sue variteà maggiormente apprezzate e commercializzate nel mondo, in particolare Giappone, Stati Uniti, Francia, Germania, Hong Kong. L’impresa ha investito nel tempo sull’internazionalizzazione della propria materia prima affermandosi come punto di riferimento per la cultura del tartufo.
L’export
L’esportazione rappresenta difatti un asset centrale attorno al quale l’azienda tesse le reti del proprio mercato. Il 2013 ha rappresentato un punto di approdo e svolta significativo con l’edificazione del nuovo stabilimento, un concentrato di idee e innovazione. Dinamismo e ricerca completano il quadro e pongono la Trivelli Tartufi nel panorama delle PMI emergenti per quanto riguarda la promozione della qualità e della trasoarenza del prodotto. Dal 2014 al 2018, registra difatti un incremento di circa il 30% consolidando la propria posizione nella classe di fatturato compresa tra i 5 e i 10 milioni di euro. Chiude il 2018 registrando il proprio massimo storico: 55 tonnellate di tartufi lavorati e commercializzati, dato che le permette di collocarsi tra i leader europei del mercato.
Il team
Avvalendosi di un team intraprendente, in cui spiccano le figure di Domenico e Tiziano Trivelli, partecipa attivamente a manifestazioni ed eventi di settore, promuovendo partnership e collaborazioni volte a favorire la diffusione dell’eccellenza firmata Made in Italy. Sarà ancora una volta l’impeto di internazionalizzazione e l’attenzione ai desideri e bisogni dei prorpi consumatori a promuovere il brand come portavoce di una totale integrazione tra la cultura del tartufo e le diverse culture culinarie nel mondo.
Mario Paci, Corriere Adriatico