I tartufi che si trovano in primavera appartengono a due varietà molto amate in cucina: andiamo a scoprire quali sono e come usarle
Con la primavera alle porte, cresce la voglia di stare all’aperto, di godere del sole e delle belle giornate… e, magari, anche di gustare qualche pranzetto a base di prodotti di stagione. Quale occasione migliore, dunque, per parlare dei tartufi primaverili?
Profumati e dalle fragranze indimenticabili, questi pregiati funghi ipogei sono perfetti per accompagnare piatti freschi e invitanti con cui stupire gli invitati a pranzo. Andiamo a scoprire insieme, allora, quali tartufi si trovano in primavera e come usarli!
Tartufi primaverili: ecco quali sono
Tartufo Bianchetto (o Marzuolo) e Scorzone Estivo (o Tartufo Nero Estivo): le due tipologie di tartufi che si trovano in primavera sono queste. Quando si parla di tartufi, però, bisogna sempre tenere presente il periodo di maturazione e raccolta: quello del Bianchetto, ad esempio, inizia già alla fine di gennaio e continua fino ad aprile.
Diverso, invece, è il discorso quando si parla dello Scorzone Estivo: il nome stesso ci porta a pensare a un tartufo che cresce nel periodo più caldo dell’anno. In realtà, il periodo di raccolta dello Scorzone Estivo inizia già a maggio, quindi in piena primavera, e continua fino a settembre. La primavera, insomma, è la stagione che queste due varietà di tartufo condividono.
Sebbene si tratti di tartufi primaverili, però, queste due varietà sono molto diverse tra loro. Il tartufo Bianchetto, appartenente alla famiglia dei tartufi bianchi, è il… cugino primo del Tartufo Bianco Pregiato, il Tuber Magnatum Pico e condivide alcune caratteristiche con questa varietà. Come il Bianco Pregiato, infatti, si presenta liscio e dalla superficie irregolare, anche se di dimensioni nettamente inferiori. Diversamente dal Bianco Pregiato, poi, mostra un peridio che vira verso il color ruggine e una gleba biancastra caratterizzata da venature più grossolane.
Lo Scorzone Estivo, invece, appartiene alla famiglia dei tartufi neri e si distingue per il suo colore nero intenso e per il peridio caratterizzato da piccole verruche piramidali; la gleba, invece, varia dal color beige fino alle sfumature del nocciola.
Tartufi primaverili e dove trovarli
Diversi ma… con alcune preferenze in comune. Come, ad esempio, quella per i terreni asciutti e, talvolta, per l’altitudine superiore ai mille metri. Sia il Bianchetto che il Tartufo Nero Estivo, infatti, si possono trovare sia in terreni sabbiosi e argillosi che in boschi di conifere e latifoglie.
Anche sul fronte delle piante simbionti, le varietà di tartufi che si trovano in primavera hanno alcune preferenze in comune, come ad esempio quelle per i pini e i noccioli.
Le aree di raccolta, inoltre, sono molto vaste per entrambe le varietà: il Bianchetto si raccoglie in Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio e Molise (solo per citare alcune regioni); lo Scorzone Estivo si trova dal Piemonte all’Abruzzo, dall’Umbria al Molise, così come anche in Sicilia e Sardegna.
Come usare i tartufi primaverili in cucina?
Il Bianchetto e lo Scorzone sono due tartufi primaverili che potremmo definire… agli antipodi: il primo si distingue per il profumo fortemente agliaceo (ancora più accentuato rispetto a quello del Bianco Pregiato) e per le forti note aromatiche; il secondo, invece, offre un profumo meno intenso del Nero Pregiato e un gusto delicato, che si esprime al meglio se gustato a freddo, magari aggiunto in scaglie a un’insalata fresca.
Entrambi i tartufi, per le loro caratteristiche, vanno usati con attenzione in cucina e, soprattutto, evitando la cottura. Il Bianchetto per la sua natura di tartufo bianco, che perde tutto il suo sapore se cotto; lo Scorzone, invece, a causa del suo sapore delicato.
Il primo porta con sé un forte profumo e note aromatiche molto decise: è necessario quindi usarlo nel modo giusto, senza esagerare, per evitare di coprire gli altri ingredienti. Il secondo, invece, ha un profumo meno intenso e un sapore più fungino, che si avvicina di più alle note del sottobosco: è bene utilizzarlo in abbinamento a sapori non troppo marcati, per evitare che le sue fragranze vengano coperte da altri profumi e sapori.
I tartufi primaverili sono ottimi in scaglie, ad esempio, su un crostino spalmato di burro oppure su un piatto di tagliatelle o tagliolini: il calore della pasta, infatti, permetterà al tartufo di sprigionare tutte le sue fragranze. Anche i finger food sono perfetti per assaporare al meglio il gusto del Tartufo Nero Estivo e del Bianchetto, così come i carpacci di carne o le uova. Qualche idea? L’arista al tartufo Marzuolo, ad esempio, oppure delle semplici uova al tegamino, da rendere indimenticabili con un’aggiunta di tartufo fresco in scaglie.
La primavera, insomma, porta con sé le fragranze dei tartufi Scorzone Estivo e Bianchetto, da grattugiare direttamente sulle pietanze. Ma che fare se non c’è la possibilità di usare il tartufo fresco? Semplice: si opta per un’alternativa! Come i prodotti conservati del nostro shop: qui troverete tutta la qualità e il gusto dei nostri tartufi, declinati per ogni occasione!